mercoledì 26 agosto 2009
I Sumeri e il Diluvio Universale
Tratto da Area di Confine n° 32 - Maggio 2008
La descrizione della catastrofe è ricca di dettagli che riguardano anche le conseguenze delle perturbazioni gravitazionali avute su Marte in seguito al passaggio di Nibiru.
Di Roberto Boncristiano
I segni premonitori di una terribile catastrofe, in procinto di colpire la Terra e Marte, vengono colti e riportati dai Sumeri: “…Nei giorni di Lamech ( il padre di Ziusudra, che è assimilabile al biblico Noè )…gli stenti sulla Terra aumentavano sempre più… Lahmu ( Marte ) fu avvolto da aridità e polvere. Gli Anunnaki si consultarono…Osservarono bagliori sul sole, vi erano sconvolgimenti nella forza di attrazione delle reti della Terra e di Lahmu…le sofferenze sulla Terra aumentavano sempre più. I giorni si facevano sempre più freddi, i cieli trattenevano le piogge…piaghe e carestie afflissero la Terra…”. I Sumeri stanno documentando storicamente variazioni climatiche sui due pianeti, indotte da una intensificazione della forza gravitazionale del Sole, e l’umanità ne patisce le conseguenze per il raffreddamento del clima e una sopraggiunta siccità.
Marte, a sua volta, era soggetto a un inaridimento del clima, presumibilmente dovuto a un prosciugamento delle fonti di acqua liquida o alla formazione di aree di permafrost. Altri effetti vengono registrati dagli Anunnaki a causa delle perturbazioni gravitazionali ed elettromagnetiche: “…Sul volto del Sole comparvero strane macchie scure, dal suo volto si sprigionavano fiammate. Anche Kishar ( Giove ) si comportava in modo strano, confusi erano i suoi circuiti. Il Bracciale Martellato ( la fascia degli asteroidi ) era tirato e spinto da invisibili forze di attrazione della rete. Per ragioni misteriose, il Sole disturbava la sua stessa famiglia…”.
I Sumeri ci informano dunque di disturbi nei moti orbitali del pianeta Giove e della fascia degli asteroidi e queste interferenze determinano cambiamenti anche sulla Terra, indicandone con estrema crudezza la causa: “…la coltre di neve e ghiaccio che ricopre la Terra Bianca ( l’Antartide ) ha iniziato a scivolare…la prossima volta che Nibiru si avvicinerà al Sole, la Terra sarà esposta alla forza di attrazione di Nibiru. Dalla forza di attrazione di Nibiru la Terra, nei cieli, non avrà alcuna protezione…la prossima volta che Nibiru si avvicinerà alla Terra, la coltre di neve e ghiaccio scivolerà via dalla Terra Bianca. Causerà una calamità di acqua: da un’enorme ondata, da un Diluvio, la Terra verrà sopraffatta…
Gli Anunnaki si preoccupavano molto sia della Terra, sia di Lahmu. Presero una decisione: che ci si prepari a evacuare la Terra e Lahmu!...”. Nibiru, il pianeta d’origine degli Anunnaki, nella lingua sumera significa il “pianeta dell’attraversamento”; una simile definizione sembra alludere al tracciato orbitale descritto periodicamente da Nibiru intorno al Sole. Nella sua marcia di avvicinamento Nibiru attraversa lo spazio cosmico compreso tra la fascia degli asteroidi e Giove, ma questa volta Nibiru si avvicinerà eccessivamente alla Terra, esercitando un surplus di attrazione gravitazionale in grado di influenzare e accelerare i mutamenti climatici in atto sulla Terra.
Continua....
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